Come Psicoterapeuta della Gestalt concepisco la terapia individuale come un percorso di cura e di crescita della persona e della sua competenza relazionale.
Le persone in un momento della loro vita chiedono aiuto, vivono una situazione di disagio a livello personale o relazionale che è alla base del loro malessere e dei loro sintomi (stato di ansia, depressione, tensione, stress, paura, crisi ecc.). C’è bisogno di un sostegno per ritrovare la propria capacità momentaneamente perduta, di orientarsi nell’ambiente e prendere da esso ciò che serve per vivere, dando al contempo il proprio contributo originale e creativo.
Nel percorso individuale il “Setting” diventa terapeutico in quanto il terapeuta percepisce se stesso e il paziente non come entità separate, ma come una totalità relazionale. Il terapeuta in dialogo con il paziente, il paziente in dialogo con il terapeuta.
Vede nel lavoro sul presente possibilità concrete e funzionali di cambiamento, che portano verso un maggior senso di integrità e pienezza personale e relazionale.
Lavoro terapeutico.
Durante l’incontro terapeutico la persona lavora sulla concentrazione e la consapevolezza dei propri vissuti corporei, impara a comprendere se stesso, cosa sente, cosa vuole, verso dove sta andando o vuole andare e il suo stile relazionale.
Partendo proprio dalla consapevolezza attuale, la persona può individuare i propri bisogni e rispondervi in modo creativo ed adeguato e vivere il rapporto con gli altri in modo positivo.
Centrale il lavoro sulla corporeità, percorso che va dal “corpo che ho” al “corpo che sono” cioè al corpo vissuto che porta all’intimo dell’esperienza corporea dove emergono parole nuove riconosciute dalla persona come quelle “giuste”.
Sono queste parole che danno e comunicano il senso della propria unicità. Si entra in questa dimensione corporea attraverso il sentire il proprio corpo nelle sue varie parti e nel suo insieme.
“La psicoterapia come luogo in cui le parole ‘devono’ curare: usate come farmaco dell’anima. Compito del terapeuta è inventare le parole che curano le ferite interiori del paziente”
G. SALONIA
L’inizio di un percorso terapeutico individuale:
quando la persona..
- sente un blocco, un malessere, la consapevolezza si interrompe.
- Evita esperienze che non può o non vuole attraversare.
- Sente l’impossibilità di scegliere o decidere.
- Sperimenta sintomi come stati di ansia, depressione, tensione, stress, attacchi di panico, pensieri ossessivi, disperazione, angoscia. Questi sintomi e la sofferenza che ne deriva sono l’espressione del disagio presente.
- Ha avuto la perdita di una relazione significativa e non sa come affrontare il disagio e sofferenza che comporta.
- Ha subito un trauma che la fa sentire insicuro, con senso di impotenza, vergogna, desensibilizzazione, paura.
- Sta attraversando un momento di crisi e ha bisogno di un sostegno.
- Vuole intraprendere un percorso di crescita della vita personale e relazionale.
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